Federico Bobini detto “Gnicche”
Delitti, arresto e morte di Federico Bobini detto “GNICCHE”
storia in ottava rima di Gianni Fantoni
con
David Riondino, Simone Cristicchi,
Mauro Chechi, Marco Betti e Franco Ceccarelli
musiche dal vivo di
Mirko Guerrini e Stefano Tamborrino
(Guarda video)
Giovanni Fantoni da Ponte Buriano, cantastorie e “poeta contadino”, scrisse questa storia in ottave su Federigo Bobini detto “Gnicche” nel 1871, anno in cui il brigante cadde vittima di un agguato dei gendarmi.
Lo “Gnicche” fu tra i più famosi banditi dell’epoca, quello i cui tratti si avvicinano maggiormente a una sorta di Robin Hood toscano. Trasformista, eccentrico, provocatore, fece parlare di sé per i suoi omicidi, per i suoi furti ma anche per la sua “pinocchiesca” follia.
Lo spettacolo cerca di rendere il clima del tempo, dove un violento bandito e “grassatore”, non dissimile in questo ai vari Tiburzi o Stefano Pelloni (il Passatore), poteva divenire nell’immaginario popolare, in virtù della sua lotta contro il potere costituito, simbolo di libertà e di indipendenza.
Le ottave di questo poema, sono cantate da quattro interpreti maschili – accompagnati dal vivo da due musicisti – che si avvicineranno al canto tradizionale ciascuno a partire dalla propria personalità musicale.